Storie
1925 – 1940: Lo sport di massa

Alfredo Binda è il primo super campione, con i suoi cinque Giri vinti. La tragedia di Bottecchia: è il primo ciclista italiano a vincere il Tour e probabilmente è assassinato per il suo essere antifascista.La retorica di regime non risparmia lo sport e Mussolini si dichiara ‘primo sportivo d’Italia’. Grazia Deledda è la prima donna italiana a vincere il Nobel per la letteratura nel 1926. Con il fascismo inizia la diffusione dello sport di massa come strumento politico di persuasione. In questi anni si costruiscono gli stadi in tutta Italia e il calcio prende il sopravvento come sport nazionale.
L’intento del regime è chiaro: i tifosi come materia prima su cui incidere la mobilitazione politica. Nasce l’Impero, una delle cose più tragiche e ridicole della nostra storia. Il trasferimento a Roma di tutte le federazioni sportive penalizza il ciclismo che ha a Milano la sua culla e il suo centro propulsore.

1931: adozione della maglia rosa da destinare al primo classificato. Il primo a vincerla è Learco Guerra, la locomotiva umana. Mostra della Rivoluzione Fascista del 1932. Le Mille Miglia. Pollastri e Cavanna. Achille Campanile scrive il suo Battista al Giro d’Italia (1932). Esordio della ‘carovana pubblicitaria’ al Giro nel 1933. Pirandello vince il Nobel nel 1934. Lo stesso anno si disputa in Italia la Coppa Rimet: l’Italia del calcio è campione del mondo. Il giovane Bartali vince il Giro dell’autarchia, dato che sono esclusi i ciclisti stranieri, nel 1936. L’Italia del calcio è medaglia d’oro alle Olimpiadi di Berlino. Nel 1937 la prima volta delle Dolomiti con il passo Rolle. Bartali super eroe. D’Annunzio gli regala un portasigarette d’argento. Il giro della giovinezza (inno delle camicie nere) è del 1938. Bartali è escluso per partecipare al meglio della condizione al Tour, che vince alla grande. L’Italia del calcio vince per la seconda volta la Coppa del mondo. Enrico Fermi vince il Nobel per la fisica. Ed ecco le leggi razziali, in fondo non siamo un paese razzista?

1940: l’astro nascente è Fausto Coppi, tuttora il più giovane corridore a vincere il Giro. La seconda Guerra mondiale porta via tutto.

 

Albo d’oro 1925 – 1940:
1925 – Alfredo Binda – Legnano
1926 – Giovanni Brunero – Legnano
1927 – Alfredo Binda – Legnano
1928 – Alfredo Binda – Wolsit
1929 – Alfredo Binda – Legnano
1930 – Luigi Marchisio – Legnano
1931 – Francesco camusso – Gloria
1932 – Antonio Pesenti – Wolsit
1933 – Alfredo Binda – Legnano
1934 – Learco Guerra – Maino
1935 – Vasco Bergamaschi – Maino
1936 – Gino Bartali – Legnano
1937 – Gino Bartali – Legnano
1938 – Giovanni Valetti – Frejus
1939 – Giovanni Valetti – Frejus
1940 – Fausto Coppi – Legnano