
1956 – 1964: Gli anni ruggentiby Francesco Ricci · May 22, 2017
Nel 1956 c’è la prima copertura televisiva di tutte le tappe del Giro. Vianello e Tognazzi con la presentatrice Franca Tamantini creano Giro a segno, che conclude ogni tappa in tv. Sport e varietà. Tra le vedette al seguito della corsa c’è anche Mario De Maria, campione di Lascia o raddoppia. Sandra Mondaini è la madrina del Giro.
1957: Daniel Bovet vince il Nobel per la medicina. Il marketing entra in pianta stabile al Giro: Chlorodont, L’Oreal, Zignago, Brolio, Cordial Liquor Campari sono i marchi protagonisti. Papa Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano II.
Anno 1959: Salvatore Quasimodo vince il Nobel, ed è subito sera; Emilio Segrè, uno dei ragazzi di via Panisperna, vince il Nobel per la fisica. L’Italia entra nell’ONU e nella CEE. Nasce l’ENEL.
1960: Olimpiadi a Roma. Nasce il boom economico, contrassegnato dalla costruzione delle prime autostrade che fanno da contrappunto al Memoriale di Yalta di Togliatti. Dal Totocalcio, nasce la schedina di Totosport sul Giro d’Italia. Gianni Rodari scrive l’elogio del gregario. Indro Montanelli compone le sue analogie fra sport e politica. Gaul è l’angelo delle montagne, Nencini è il leone del Mugello, Baldini il treno di Forlì. Ecco le prime doppiette straniere al Giro: le firmano l’Angelo delle montagne e quel gran signore dei pedali che è Jean Jacques Anquetil. Sergio Zavoli è l’inviato speciale della Rai. Per la presentazione del Giro 1960 Torriani imbarca i giornalisti su un Comet 4B. L’aereo parte da Ciampino per sorvolare l’intero itinerario. Dal cielo, il vulcanico Patron vede una mulattiera che s’inerpica sui monti tra la Valtellina e la Valcamonica: accade così che il Gavia sia inserito nel Giro. Gaul lo domerà in mezzo a muri di neve.
1961: Giro del Centenario dell’Italia. Disordini in molte città: Genova e Reggio Emilia su tutte. La bella Joan Crawford interpreta Anita Garibaldi. Nasce il secondo canale Rai.
20 maggio 1962: prima puntata del Processo alla tappa, ideato da Sergio Zavoli. Parallelamente si crea il Giro d’Italia dei cantanti o Cantagiro, kermesse organizzata da Ezio Radaelli con regia di Garinei e Giovannini ed Enrico Maria Salerno in veste di direttore di gara. A guardare la diretta tv della serata conclusiva sono oltre 14 milioni di spettatori. Celentano il molleggiato è l’indiscusso vincitore. Cose terribili da un’Italia che inizia a fare i conti con speculazioni e miserie politico-amministrative: ecco la strage del Vajont. Prima il Milan e poi l’Inter vincono la Coppa dei Campioni. Giulio Natta è premio Nobel per la chimica nel 1963. I nostri cervelli non sono ancora in fuga. Crisi di Cuba, omicidio di Kennedy e guerra fredda. Nel Giro irrompono i mass media e l’industria extra bici entra nel ciclismo con squadre dal nome di Carpano, Salvarani, Ignis, Filotex, Vittadello, Sanson.
W gli anni Sessanta.
Albo d’oro 1956-1964:
1956 – Charly Gaul, Lussemburgo – Guerra
1957 – Gastone Nencini – Chlorodont
1958 – Ercole Baldini – Legnano
1959 – Charly Gaul, Lussemburgo – Emi-Guerra
1960 – Jaques Anquetil, Francia – Fynsec
1961 – Arnaldo Pambianco – Fides
1962 – Franco Balmamion – Carpano
1963 – Franco Balmamion – Carpano
1964 – Jaques Anquetil, Francia – St. Raphael