
1965 – 1976: Magnifici e tormentati quegli anniby Francesco Ricci · May 25, 2017
In questi anni cambia il mondo, quindi anche il ciclismo. In Italia abbiamo tre moschettieri: Adorni, Motta, Gimondi, più una schiera di ciclisti sensazionali da Vito Taccone a Italo Zilioli, da Dino Zandegù a Franco Bitossi, Marino Basso e din don Dancelli. Però il ciclismo cambia perché c’è un cannibale che lo divora in tutto e per tutto: Eddy Merckx. Procediamo con ordine: i Beatles suonano al Vigorelli e il mondo giovanile irrompe sulla scena della vita sociale. Prima partenza del Giro fuori dall’Italia: 1965, San Marino. Nel 1966 il Giro parte dal Principato di Monaco e Grace Kelly, la donna più bella del mondo, è la madrina. Il 1967 è il Giro del cinquantenario. Irrompe la contestazione politica. Il 1968 è la prima volta di Merckx, con tanto di sciopero degli artisti alla Triennale di Milano. Nasce l’arte povera. Il 1969 è l’anno del doping, della strage di piazza Fontana a Milano, dell’assassinio di Pinelli e della strategia della tensione. Scioperi in tutta Italia. Pasolini scrive una lettera memorabile ai giovani pubblicata dal Corriere della Sera. Salvatore Edoardo Luria vince il Nobel per la medicina. Ma il 1969 va ricordato anche per il primo uomo sulla luna e Renzo Arbore che va in tv con Speciale per voi. Nel 1971 accade che uno svedese vinca per la prima e unica volta il Giro, il suo nome è Gösta Pettersson. La pubblicità si fa creativa: Chi mi ama mi segua. Nel 1972 Merckx vince il suo terzo Giro, in totale saranno cinque, mentre a Cannes sono due i film italiani a vincere la Palma d’oro ex-aequo: La classe operaia va in paradiso di Petri e Il caso Mattei di Rosi. L’Italia si emancipa e si fa meno bigotta: maggio 1974, referendum sul divorzio con la netta vittoria dei divorzisti. Nello stesso anno nasce Il Giornale nuovo di Montanelli e la maggioranza si fa silenziosa. A Brescia esplode una bomba in piazza della Loggia: 8 morti e centinaia di feriti. Il 1975 è denso di avvenimenti importanti: il PCI è a tre punti dalla DC nelle elezioni, Pasolini viene assassinato, Eugenio Montale vince il Nobel con il suo male di vivere, Renato Dulbecco vince quello per la medicina. Gli anni si fanno di piombo: Mara Cagol, fondatrice delle BR, muore in uno scontro a fuoco. A Parco Lambro si tiene la più importante manifestazione della controcultura giovanile. Anche il 1976 non scherza con la terza volta di Gimondi, il terremoto in Friuli, la condanna di Sindona, il disastro di Seveso, la vittoria del Torino 27 anni dopo la tragedia di Superga. E per finire due chicche: entra in vigore la legge che vieta di fumare al cinema e Bettino Craxi diventa nuovo segretario del PSI.
Albo d’oro 1965 – 1976:
1965 – Vittorio Adorni – Salvarani
1966 – Gianni Motta – Molteni
1967 – Felice Gimondi – Salvarani
1968 – Eddy Merckx, Belgio – Faema
1969 – Felice Gimondi – Salvarani
1970 – Eddy Merckx, Belgio – Faemino
1971 – Gösta Pettersson, Svezia – Ferretti
1972 – Eddy Merckx, Belgio – Molteni
1973 – Eddy Merckx, Belgio – Molteni
1974 – Eddy Merckx, Belgio – Molteni
1975 – Fausto Bertoglio – Jollyceramica
1976 – Felice Gimondi – Bianchi Campagnolo