Storie
Il bello di Nibali

Il bello di Nibali è che non molla mai. Non ha lo sguardo feroce, cattivo. Anzi, a guardarlo bene, c’è dolcezza in quella parvenza di sorriso che ogni tanto sfodera da sotto il casco. Il bello di Nibali è la determinazione. Che è l’equivalente del coraggio. Nibali ha dimostrato di essere un campione non solo per aver vinto due volte il Giro, un Tour e una Vuelta.

Lo ha gridato al mondo conquistando il Lombardia del 2015 in quella maniera spaventosa: buttandosi in picchiata nella discesa del Civiglio a diciassette chilometri dal traguardo per non farsi riprendere più. Lo ha ribadito sul Colle dell’Agnello, inventandosi una vittoria che ormai sembrava svanita fra le pieghe della nostra Italia lunga e stretta.

Nibali è un ciclista vero, ottimo discendente della dinastia dei campioni autentici, fatti non solo di programmazione e scienza, bensì di temperamento, improvvisazione, slancio, intuizione, follia che sono tutti sinonimi di libertà. Ebbene sì, a questo servono i campioni: a farci sognare, a darci una gioia che va al di là del merito sportivo, a spezzare la monotonia del nostro vivere quotidiano.

Grazie Vincenzo.