Storie
Il trench e l’Ovomaltina

Una semplice fotografia può avere un effetto matrioska travolgente. In primo piano c’è il campione, uno dei più amati in gioventù.
Roger De Vlaeminck, Monsieur Roubaix.
Indossa un trench che ricorda l’ispettore Callaghan e sfodera un sorriso alla George Best. Sotto s’intravede la divisa Brooklyn, una delle più belle maglie del ciclismo di sempre. Attenzione: per un ragazzo di allora Brooklyn non è il ponte, bensì la gomma del ponte. E qui la prima matrioska se n’è già andata.
Accanto al campione c’è un uomo con il dolcevita. Ha un ghigno alla Tim Roth. Una mano che tiene stretta una scatolina di Ovo drink si sovrappone, come volesse introdursi fra i due protagonisti della foto. Segno dei tempi che cambiano. Sono cresciuto a forza di ‘Ovomaltina dà forza’ ed ecco che appare un nuovo strano marchingegno. Una scatolina con dentro una cannuccia. Ovo drink. Effetto destabilizzante. Uno shock pop-culturale vero e proprio. E anche la seconda matrioska frulla via.
Alle spalle dei due ceffi, proprio in mezzo a loro, c’è una macchina con altoparlante incorporato sul tetto. Dettaglio folgorante. Venghino, siori venghino. Materassi Permaflex. Arrotini. Sagre di paese. Mezzi di comunicazione di massa che fischiano e gracchiano. Voci che s’infilano in tubi invisibili e ti perforano le orecchie per sempre. Ciao terza matrioska.
Sulla sinistra in un secondo piano remoto, c’è un uomo che sorride. Sembra che tutti sorridano. Il fotografo ha scattato l’ilarità generale di un momento. A testimoniare cosa? L’impeto illusorio della giovinezza? Addio quarta matrioska.
Infine, le montagne. La foto si va a incorniciare in una parvenza di montagne con tanto di spruzzo di neve fresca. L’effetto malinconia si fa dirompente. Il fotografo non è consapevole di ciò. Lui fa il suo mestiere. È la persistenza dell’immagine, il suo sopravvivere al tempo che trasforma la percezione delle cose. Sorrido all’ultima matrioska che svolazza e va a perdersi nel buco nero della mia mente. Sorrido a Roger. Sorrido a me stesso. C’è grazia in questo ricordo, una dolcezza lieve. E adesso entro in un Sali e Tabacchi e chiedo una gomma. Se non c’è quella del ponte, me ne farò una ragione.

From left to right:

01. Roger and his trench
02. Roger de Vlaeminck ride a GIOS bike
03. Roger de Vlaeminck and Eddie Merckx