
Sempre in sellaby Francesco Ricci · September 29, 2016
Sella è lo sgabello rotante su perno che guadagnò ai fratelli Castiglioni un’incongrua etichetta dadaista. Con questo sgabello, prodotto da Zanotta, i Castiglioni progettarono un nuovo comportamento, un ibrido tra lo stare seduti e il passeggiare nervosamente, perché, diceva Achille, “quando uso un telefono pubblico mi piace spostarmi, ma vorrei anche sedermi, anche se non completamente”.
Sella ha una duplice data di nascita: 1983, anno in cui è stata progettata, e 1957, data della sella che i fratelli del design hanno scelto. Antesignani del ri-ciclo, i fratelli Castiglioni stanno al design come i fratelli De Vlaeminck al ciclismo, anche se Achille, con i suoi nove compassi d’oro vinti durante la sua luminosa carriera, assomiglia più al Cannibale.
Eric De Vlaeminck, morto da poco di Alzheimer e Parkinson, vinse sette titoli mondiali di ciclocross; il fratello Roger è stato uno dei più grandi corridori di classiche di sempre, e annovera fra le tante corse vinte quattro Parigi-Roubaix.
Dada o meno, il concetto di stare seduti anche se non completamente è molto più vero di quanto si possa immaginare. In bici si sta seduti sulla sella, ma sei in movimento. La sella è un supporto pratico per permettere alle gambe di pedalare. Le mani appoggiate sul manubrio. Tutto il corpo è un blocco unico. Non si è a sedere quando si è seduti sulla sella. Si vola quando si è seduti sulla sella. Anche coi pensieri.
Fratelli Castiglioni, bella Italia!


From left to right:
01. Sella sketch
02. Achille Castiglioni
03. Sella
